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La cerimonia di chiusura ha visto aprire la serata con la consegna dei premi sia individuali che a squadre. Nella sala magnificamente allestita dall’organizzazione l’inno del Belgio ha monopolizzato la serata. Ben tre volte il pubblico ha assistito all’esecuzione e alla premiazione del campione belga. Alla presenza delle autorità comunali e regionali il Comitato Organizzatore ha ringraziato tutti, in particolare Marco Pisacane per aver scelto Roma per il Mondiale e per la disponibilità e professionalità dimostrata, perché questa è stata la prima volta che un mondiale della FIPSAS si è svolto nella Capitale. Carlo Lorusso ha confermato di essere una pedina fondamentale della Sezione di Roma in quanto il suo lavoro ha permesso di avere sul campo di gara tutto il necessario, Daniele Catani ha rivestito un ruolo tecnico indispensabile per la regolarità delle gare, Emanuela Andreini e l’attivissimo Igor Carta, Massimo Boiardi , le guardie ittiche e tutti i volontari sono stati encomiabili. L’evento dal punto di vista mediatico ha veicolato una diversa immagine della Federazione romana che ha dimostrato una dinamicità fuori dal comune e che ormai rappresenta una forte realtà nel territorio per le attività che sta portando avanti. Dal punto di vista agonistico sono state quattro interessanti giornate di competizione che hanno visto, nel mondiale individuale, come detto, la supremazia dell’atleta del Belgio che ha vinto l’oro nelle categorie previste 125,150 e 175 gr., lasciando all'Argentina quella dei 100 gr. Nel mondiale a squadre in un finale al cardiopalma la Francia è riuscita a prevalere per circa 80 cm sul Team Azzurro che in particolare con il giovane Massa ci aveva fatto sperare fino all’ultimo. Il verdetto della giuria che ha misurato l’ultimo lancio, ha frantumato i sogni di gloria della vasta platea presente nel campo di Santa Severa e alla delusione Italiana si contrapponeva l’urlo di entusiasmo dei cugini transalpini. Terza l’Inghilterra. Complessivamente la nazionale Italiana ha espresso una ottima tecnica e una potenzialità che per il futuro fa ben sperare e la medaglia d’argento conquistata costituisce un forte stimolo per cercare nel 2009, in Brasile, di raggiungere l’oro. Un grazie alla VERET per i premi e per aver sponsorizzato l'evento.

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